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Cos’è il nostro “dialogo interno”?

Cosa ti dice l’espressione, crea la tua realtà ?

 È una frase popolare e accattivante frequentemente usata nel Movimento del Potenziale Umano che si riferisce al modo in cui la nostra mente, attraverso l’attenzione e l’intenzione, struttura le nostre esperienze e percepisce la nostra realtà.

Il Dr. David Simon ( laureato in Medicina, è il direttore medico del Chopra Center for Well Being di La Jolla, in California) disse: “La realtà è un atto selettivo di attenzione e interpretazione”. Secondo questa visione, la nostra attenzione è ciò su cui focalizziamo la nostra intelligenza mentale, ma è durante l’interpretazione che l’intelletto analizza e trae significato. Questa interpretazione avviene sotto forma di dialogo interno .

Ma cos’è effettivamente il dialogo interno?

Il dialogo interno è la conversazione che il nostro ego sta avendo con se stesso. È la vocina sub-testuale che applica logica, ragionamento e credenze a situazioni, persone ed eventi.  In quanto tale, il dialogo interno svolge un ruolo vitale nel dare il significato alla nostra vita e alla realtà. Quando il nostro dialogo interno è oscuro, negativo e lugubre, vediamo un mondo filtrato attraverso certe qualità. Al contrario, quando abbiamo un dialogo interno positivo, edificante e ottimista, percepiamo la realtà in modo propositivo.

Per aiutarti a padroneggiare il tuo dialogo interiore e modellare la tua vita in uno stato mentale positivo di felicità e realizzazione posso consigliarti alcuni passaggi che ho sperimentato su me stessa, grazie anche a un libro illuminante “ Il quinto accordo “ di Don Ruiz , e che tutt’ora mi stanno dando soddisfacenti risultati.

Ho iniziato col far tacere quella vocina che tutto il giorno mi parla ( dialogo interno) e mi dirige sulle azioni da intraprendere o le cose da dire, in che modo? Trascorrendo del tempo in silenzio.

Non dico di arrivare alla Meditazione , anche se sarebbe molto utile per riavere serenità d’animo e fisica,  ma anche stando in silenzio per 15/20  minuti senza nessun disturbo, con gli occhi chiusi , sdraiati comodamente o seduti, ascoltando musiche rilassanti a basso volume, fa ritornare il silenzio dentro di noi e automaticamente si abbassano i livelli di stress , di cortisolo, di adrenalina e la vocina si quieta.

Generalmente abbiamo da 60.000 a 80.000 pensieri ogni giorno e la tranquillità del nostro ambiente mentale turbolento crea la tela bianca su cui dipingere una conversazione interna positiva. Quando la mente è ferma, diventa un campo fertile , ricettivo ai segnali che le diamo da quel momento in poi.

Secondo passaggio ho iniziato ad evitare i pensieri negativi. Non c’è dubbio che la negatività è diffusa nel nostro mondo moderno. Ovunque guardiamo, sembra che non ci sia fine. Questo, in parte, è dovuto al pregiudizio della negatività del nostro cervello – una tendenza comune è notare situazioni ed eventi negativi più facilmente di quelli positivi- Abbiamo ereditato questo artefatto neurologico dai nostri antichi antenati che, a causa della loro costante mentalità di sopravvivenza, dovevano sempre essere alla ricerca di pericoli o qualsiasi cosa che avrebbe messo a rischio la loro vita. Un bel tramonto o un buon pasto sono stati offuscati dalle esigenze di sicurezza e protezione. Portiamo ancora questa tendenza all’interno del nostro sistema nervoso e spesso inibisce la nostra capacità di vedere il bene nel mondo, anche quando è proprio di fronte a noi.

Pertanto, dobbiamo impegnarci ad allontanarci dalla negatività tutte le volte che possiamo. L’energia negativa può essere contagiosa e inquinare il dialogo interno con la paura, la rabbia. Cercare quindi di avere pensieri positivi è un grande aiuto per il nostro benessere mentale, ogni qualvolta ci viene in mente un fatto negativo, una persona negativa smettiamo di pensarci e spostiamo in nostro focus su qualcuno che ci vuole bene, che amiamo o su un fatto del quale siamo fieri, che ci riempie di gioia.

Terzo passaggio, credo il più importante per me, è non interpretare nulla di ciò che ti viene detto. Ho avuto dei problemi reali con il non prendere le cose che mi venivano dette in modo personale, cioè pensavo che il mio interlocutore mentre mi parlava di vari argomenti o di persone amiche, si riferisse in qualche modo anche a me e proprio qualche mese fa  ho superato l’ennesima sfida che mi si era presentata.

Questa tendenza a interpretare e supporre il pensiero altrui deriva dal fatto che noi crediamo di essere la verità. Facciamo supposizioni su ciò che gli altri stanno dicendo, le prendiamo sul personale ferendoci da soli e ponendoci quindi in un atteggiamento negativo nei confronti di chi parla.

Questo molto spesso capita per la paura di chiedere chiarimenti, così immaginiamo ciò che vuole dire e, pensando di avere ragione, difendiamo  le nostre idee cercando di rendere sbagliato qualcun altro.È sempre meglio fare domande che fare un’ipotesi.

Il giorno in cui smetterai di fare supposizioni con chi ti rapporti giornalmente ti stupirai di come il tuo stato interiore e il tuo dialogo interno cambieranno in meglio , anche il tuo modo di comunicare cambierà completamente e le tue relazioni non risentiranno più di conflitti creati da supposizioni sbagliate. Provaci è davvero importante!

Quarto passaggio ho cercato di avere un comportamento e un linguaggio impeccabile sempre più spesso, compito non facile anche questo perché nessuno di noi è perfetto. La parola e il comportamento sono naturali affioramenti del dialogo interiore.  Pertanto, quando scegli consapevolmente di praticare un linguaggio e un comportamento impeccabili, il tuo dialogo interno diventerà automaticamente più positivo e raffinato. Possiamo continuamente aspirare a portare dentro di noi lo spirito di impeccabilità.

Quinto passaggio ho imparato ad essere grata. La gratitudine è un potente stato mentale che provoca una trasformazione palpabile nel nostro panorama interiore. Ho spostato l’attenzione su quelle cose di cui posso essere grata, questo mi ha permesso di uscire dallo stato negativo.

Semplicemente ripetendo la frase, sono così grata per _____ , creiamo uno slancio positivo nel nostro dialogo interno. Concentrarsi su ciò che è buono o edificante nella tua vita ti condiziona anche a stare vigile nel cercare sempre più le stesse esperienze gratificanti nella tua vita – o come dice il proverbio, dove l’attenzione va, l’energia scorre -.

In ultimo , ma non per ultimo di importanza, ho capito quanto è determinante diventare scettica su ciò che sento e di essere altrettanto attenta a ciò che mi sta raccontando.

Vi è mai capitato di parlare con qualcuno e di pensare ai fatti vostri? Oppure di ascoltare prendendo per buono qualsiasi cosa stia dicendo, magari perché ci fidiamo della persona in questione oppure perché siamo stanchi e non vogliamo impegnarci in un dispendio ulteriore di energie mettendo in discussione ciò che stiamo sentendo?  A me si , anni fa quasi sempre, adesso quasi mai !

Quando impari ad ascoltare, sai esattamente cosa vogliono gli altri: una volta che sai quello che vogliono, quello che fai con quell’informazione dipende da te, puoi reagire o non reagire, puoi essere d’accordo o in disaccordo con quello che dicono, e questo dipende da quello che vuoi. Ho iniziato a usare il potere del dubbio per esaminare tutto ciò che sento. E’ davvero la realtà ?

Ascolta le intenzioni dietro le parole e comprenderai il vero messaggio.

Cambiando le tue abitudini e impostando, almeno inizialmente, qualcuno di questi passaggi sono sicura che otterrai dei miglioramenti di vita da subito. Non sono facili da applicare, lo so e se vorrai chiedermi supporto, sarò lieta di spiegarti meglio.

Oggi hai qualche strumento in più che ti permetterà di stare meglio. Dipende da te usarli oppure restare nella tuo solito stato .

Ora tocca solo a te.

La famosa “pausa di riflessione”, può aiutare a riunire la coppia?

Ci sono tre ragioni principali per cui le coppie si separano, la prima è per anticipare il divorzio, la seconda è per ottenere una nuova prospettiva sul matrimonio , e quella secondo me è la più importante e che vi deve far riflettere, la terza  per migliorare il matrimonio .

Sono un grande sostenitrice del valore funzionale di una piccola pausa di riflessione per rafforzare il matrimonio, una relazione che barcolla, una relazione che deve maturare,  se è fatta nel modo giusto per le giuste ragioni e se ci sono accordi chiari fin dall’inizio, un piccolo allontanamento per un breve periodo può aiutare.

Questa separazione può essere fatta in qualsiasi momento e, in effetti, viene fatta sempre da più coppie anche se ancora viene percepita dalla maggior parte della gente, come una cosa “sbagliata”.

Nella nostra cultura, la separazione, è vissuta come  la rottura definitiva della coppia. Si provano inizialmente e si cercano tante soluzioni, interventi e tattiche per riportare il matrimonio in carreggiata ma quando non c’è più nulla da fare, o almeno si crede non ci sia, ci si separa ma in definitiva si divorzia.

Piuttosto che un fine, tuttavia, la separazione può essere uno strumento utile per  stare insieme; sembra un controsenso, lo so, quando un matrimonio è nei guai e le relazioni sono fragili, la maggior parte delle persone, io per prima, pensava fosse meglio cercare di stare vicini al proprio partner.

Il pensiero di creare distanza in un momento del genere infatti, infonde molta paura di perdere il controllo del coniuge e della propria relazione. Questo si verifica maggiormente se il legame tra i due è stato indebolito da una fiducia tradita. Ma utilizzato con cura e abilità (e con qualche tipo di supporto professionale), la separazione temporanea può essere molto efficace per riavvicinare due persone.

Voglio darti allora qualche linea guida per una separazione temporanea efficace per riunire la coppia successivamente.

  1. Cerca un supporto di un professionista esterno a voi.  Alcune coppie possono farlo anche da sole, consiglio però vivamente di cercare qualche tipo di supporto per facilitare questo processo. Può essere complicato farlo da soli, specialmente se questo viene fatto mentre ci sono attualmente tensioni o problemi tra i coniugi. Questo può essere un life coach, un consulente di coppia, un terapeuta.
  2. Imposta aspettative chiare e ragionevoli.  Le regole di base sono indispensabili per mantenere un senso di fiducia tra le parti. Se una persona si aspetta di comunicare ogni giorno, ma l’altra no, ciò potrebbe causare sensazioni offensive. Sapere cosa aspettarsi evita questo tipo di situazione.
  3. Scopri il tuo obiettivo e chiedi quello del tuo partner.  Non dare per scontato che entrambi abbiate lo stesso obiettivo, avete davvero bisogno di essere d’accordo sul fatto che la vostra intenzione di vivere separati temporaneamente sia quella di migliorare il vostro rapporto/matrimonio. Ancora una volta, se uno dei coniugi pensa che la separazione sia un passo verso il processo di divorzio, ma l’altro pensa che sia un temporaneo “time-out”, ciò può causare una profonda spaccatura nella fiducia tra i due. Avere lo stesso obiettivo in questo esercizio è particolarmente importante per renderlo un esercizio di successo.
  4. Mantenere una comunicazione regolare.  Non avere alcun contatto per un lungo periodo di tempo può effettivamente iniziare a  danneggiare la connessione coniugale. Invece che una soluzione di “Assenza temporanea che fa sentire la mancanza”, se non vi sentirete per un tempo troppo prolungato potrebbe finire per diventare “Lontano dagli occhi, lontano dalla mente e dal cuore”.

La durata media di una separazione temporanea di rinnovamento è di circa sei mesi.

Per chi NON è adatta una separazione temporanea?

Ci sono alcune persone per le quali questo strumento non funzionerà. È fondamentale che ogni coniuge sia onesto con se stesso e onesto l’uno con l’altro sul motivo per cui sta facendo questo esercizio: se tu o il tuo coniuge state cercando di semplificare il processo di separazione per sentirvi meno in colpa e più leggeri, questo NON è lo strumento da utilizzare. Se non  intendi  stare con il tuo partner, la   cosa peggiore che puoi fare è  fingere  di essere interessato a lavorare con lui per tornare insieme.

Se sei confuso sull’opportunità o meno di rimanere nel matrimonio o nella relazione, è importante dirlo in anticipo. È molto più difficile per il coniuge che desidera restare insieme, sopportare la menzogna che appena la separazione terminerà torneranno insieme impegnati nella loro relazione, per poi invece scoprire in seguito che l’altro voleva andarsene da sempre.

Coloro che hanno avuto ripetute violazioni di fiducia o coloro che hanno difficoltà a credere, non dovrebbero provare una separazione temporanea di questo tipo. Questo esercizio richiede molta maturità e può sollevare più ansia di quanto valga per coloro che sono disonesti o insicuri.

Ovviamente pausa di riflessione può essere adattata in modo specifico alle tue esigenze e alla tua situazione e può essere implementata o annullata in qualsiasi momento. L’importante è il dialogo col partner e l’onestà.

Se hai bisogno di aiuto contattami senza impegno, ne parleremo per capire cosa è meglio fare per farti stare bene.

Com’è il Natale da separato con figli?

Le vacanze sono un momento di festa. Dal preparare regali, decorare l’albero, al coro dei canti natalizi e partecipare alle varie feste che si succedono a ruota, aziendali, sportive, ludiche, ci sono molte occasioni per riunirsi con familiari, amici e persone care e godersi l’atmosfera. Se  tuttavia, stai attraversando una separazione o un divorzio, le vacanze possono invece essere tutt’altro che rilassanti, soprattutto se hai figli. Improvvisamente, le vecchie tradizioni familiari non sono adatte e trovarne di nuove può essere difficile.Ecco perché ho trovato il seguente elenco di tre cose da tenere a mente durante questo periodo, che ho maturato sulla mia vita, nel corso di tanti anni da mamma separata. Spero che questi suggerimenti ti aiutino ad avere una vacanza meravigliosa.

  • Decidere i regali

Per molte persone, i regali sono un modo per mostrare amore e apprezzamento per un’altra persona. Durante il divorzio o la separazione, non fare l’errore che fanno in tanti di usare i doni per tuo figlio facendo a gara con il tuo ex. O esagerare nella quantità per alleviare il tuo “senso di colpa “ .

È importante evitare di usare regali in questo modo perché è diseducativo per il figlio e assolutamente poco appagante per te, se non nel singolo istante in cui glieli dai.

Se possibile, coordinati con il tuo ex-partner in modo, anche, da non finire per dare ai vostri figli gli stessi regali, o ancor meglio sarebbe, unire  le forze e fare i regali insieme. Solo perché non siete più una coppia non significa che i vostri nomi non possano essere sulla stesso bigliettino di auguri. Non credi?

In effetti, presentarvi uniti potrebbe essere solo il più grande dono per il piccolo, anche se solo per quel momento.

  • Pianifica in anticipo tutto e mantieni le tue promesse

Le vacanze sono frenetiche, con più eventi e uscite sociali extra. Se questa è la tua prima vacanza da separata, è importante pianificare in anticipo e capire chi ha bisogno di essere dove e quando. Dovresti anche decidere in anticipo dove i bambini trascorreranno ogni parte della vacanza, se scegli di festeggiare separatamente. Ad esempio, la vigilia di Natale con un genitore e il giorno di Natale con un altro può essere un buon compromesso, ma solo se ne parli in anticipo. È anche importante attenersi al piano, una volta deciso. Le modifiche dell’ultimo minuto causeranno ulteriore stress e risentimento e soprattutto destabilizzano i ragazzi.

  • Dona amore a chi ne ha bisogno

Le vacanze sono anche un momento per riflettere sulle cose per le quali siamo grati e trascorrere del tempo con chi amiamo da sempre le renderà uniche. Entrambe queste cose possono essere difficili da fare se la tua famiglia sta affrontando un momento di cambiamento. Invece di concentrarti su te stesso e sulla tua situazione, guarda verso l’esterno e guarda cosa puoi fare per gli altri bisognosi. Se sarai solo per una parte della vacanza, scopri quali sono le opportunità di volontariato disponibili. Restituire aiuto e amore può essere una grande distrazione e un modo per onorare il vero significato del periodo.

Se non riesci ad affrontare queste festività in modo sereno e proprio non trovi la pace necessaria, prova a scrivermi, credo che un confronto, un suggerimento possano essere la chiave che ti occorre per viverle meglio.

 

 

 

 

Come “sopravvivere” alle festività dopo la separazione

Ammettiamolo, alcune vacanze saranno terribili. Ma ci sono alcuni trucchi che renderanno il Natale sopportabile, indipendentemente dalla tua situazione.

Se celebrare la nascita del bambino Gesù è il tuo senso della festa, allora il primo Natale dopo che la tua famiglia si separa rischia di essere maledettamente orribile. Che tu sia un amante gentile di orpelli o un antagonista del Natale, il primo che passerai da solo è divertente quanto una sbornia da tequila. Se sei fortunato, lo supererai senza far cadere la testa nel bagno. E come una sbornia, non c’è davvero modo di sfuggire al dolore.

Nel corso degli anni ho visto molte persone cercare di evitare il dolore di un Natale appena spezzato, e quando finalmente è arrivato il mio turno, ho fatto i miei sciocchi tentativi di scappare dai fantasmi dei tempi passati.

Ho provato il Natale in fuga, tornando verso la mia famiglia d’origine solo per scoprire che, naturalmente, mancava ancora qualcuno, e quindi ero ancora triste. Ho provato il Natale “che non c’è”, e ho trascorso una misera giornata lavorando duramente, immaginando che il Natale non ci fosse in tutto il mondo, per poi finire sul divano con una tazza di tè caldo, in lacrime mentre guardavo Il Piccolo Lord.

Mi ci è voluto un po ‘per arrivare a trovare la consapevolezza che mi ha permesso di “Riamare” il natale come giusto che sia e farmi vivere con una gioia immensa le festività anche da separata, con il nuovo programma di vacanze.

Quindi, nella speranza di salvarti anni di miseria festiva, ho compilato una piccola lista di idee per aiutarti a navigare il periodo senza sofferenze inutili. Perché se riesci ad affrontare le vacanze a testa alta, hai la possibilità di creare qualcosa di adorabile dal relitto della tua vita precedente.

  1. Pensa a cosa è andato

Questa è la parte più difficile. Se puoi occuparti di risolvere questo delicato inghippo, hai la chiave per fare pace con questo periodo. Cerca di affrontare le cose che non succederanno mai più.

Alcune persone si siedono a festeggiare dopo che i conti bancari sono stati divisi, ma forse non è il vostro caso, quindi fai un favore a te stesso e cerca di non litigare con gli dei della separazione e accetta che la tua famiglia, come la conoscevi, e molte delle cose che hai condiviso, non saranno mai più così.

Come in una partita di carte, se cerchi di giocare quella mano che pensi che avresti dovuto avere piuttosto che le carte che hai in mano, ti garantirai solo anni di miserabili momenti natalizi.

Questa è vita. Le cose brutte accadono, le cose si rompono, si rovinano e poi raccogli le piccole cose ininterrotte e lasci andare il resto. Quindi ricostruisci, se non puoi accettare ciò che è andato, non puoi costruire una nuova vita. È semplice.

  1. Salva solo cose che ami di più

In ogni festa ci sono le cose che suonano davvero i tuoi rintocchi e le cose invece che delle quali puoi vivere senza. Ci sono un sacco di sciocchezze per le vacanze che non mi mancano per nulla,  ma alcune che sono assolutamente essenziali. I tortelli di zucca con gli amaretti che la mia nonna era solita fare, una storia natalizia su un gufo e alcune talpe che vogliono un telescopio da Babbo Natale per vedere le stelle, e le tombolate coi parenti dopo aver finito il pranzo sono assolutamente inseparabili dal Natale per me.

Qualunque pensi sia la forma che prenderà quel giorno per te quest’anno, assicurati di rimanere aggrappato alle parti cruciali e importanti del giorno, che ti fanno sentire come se la celebrazione fosse effettivamente tua.

  1. Non avere paura di costruire qualcosa di nuovo

Il Natale potrebbe essere attualmente a pezzi, lo so, ma cerca di vederlo come un agente immobiliare vede una casa in rovina cioè come un’opportunità di rinnovamento. Sia che tu passerai la giornata con il gatto, con i tuoi figli e senza soldi, in un rifugio o sul divano della tua zia, non perderti, esiste sempre qualche  opportunità  per costruire qualcosa di nuovo e che sia significativo per te.

Vorrei non aver trascorso un miserabile giorno di Natale sul divano piangendo e guadando il Piccolo Lord. Avrei voluto essere abbastanza coraggiosa da fare un viaggio, guardare via Skype mia sorella o fare un salto a casa di amici veri. Quando hai troppa paura di costruire una cosa nuova, tutto ciò che ti rimane è il casino che la vecchia cosa ha lasciato.

  1. Avere nuove consapevolezze ti aiuta

Quando alla fine ho smesso di scappare dal dolore del Natale da separata, le cose hanno cominciato a girare decisamente meglio. I miei nuovi “ compagni”, i miei figli ed io ci siamo seduti insieme a guardare il Piccolo Lord, e quella volta mi è piaciuto tantissimo e non ho pianto, abbiamo mangiato i tortelli della nonna ed erano squisiti e ala fine abbiamo giocato a tombola per ore ridendo, scherzando e apprezzando il bello dello stare tutti insieme.  Ad un certo punto della giornata, ognuno di noi ha detto un pensiero su cosa e chi gli mancava, e ci siamo confortati l’un l’altro con serenità. Nessuno fingeva che la nostra famiglia fosse perfetta ed è stata una bella giornata.

Trascorrere il tuo Natale cercando di non essere triste, desiderando che tutto sia normale come prima è come trattenere il respiro e sperare di rimanere in vita. Semplicemente non funzionerà. Non puoi sfuggire al dolore della rottura o del “lavoro” di ricostruzione della tua vita, devi solo sopportarlo ed accettarlo. Questa è la verità che ti aiuterà a stare meglio.

Non puoi passarci sopra; devi metterti in moto e riprogettare la tua vita e sappi che quello che otterrai è un’altra meravigliosa opportunità per godere di cose molto più appaganti di quello che avevi prima. Non lasciarti andare.

                                                                                        Buon Natale 

 

Sei dipendente dall ‘infelicità ?

C’è una certa familiarità con l’essere insoddisfatti?

Una costante di base del comportamento umano è che le persone perseguono il piacere e cercano di evitare il dolore. Allora perché alcune persone sembrano contente di crogiolarsi nella loro infelicità, vantandosi persino di una specie di distintivo d’onore?Anche quando gli vengono dati consigli per migliorare la propria vita, preferiscono continuare a lamentarsi. C’è una certa familiarità con l’essere insoddisfatti che diventa un ostacolo al cambiamento? Dopo aver avuto un assaggio di gioia, perché alcune persone tornano immediatamente a ciò che non funziona?

Ci sono una serie di possibili spiegazioni per questa ” dipendenza ” dall’infelicità:

  • L’insicurezza radicata o la mancanza di autostima possono far sì che alcune persone non sentano di meritare la felicità .
  • Le persone che sono cresciute con uno stile genitoriale caratterizzato da eccessiva disciplina e aspettative non realistiche possono aver imparato a equiparare l’infelicità con l’amore e il successo.
  • Le lotte della vita con il trauma o altre esperienze negative possono alimentare un desiderio inconscio di ritornare continuamente allo status quo dell’infelicità.
  • Alcune persone si vantano di essere realisti, credendo che essere pratici significhi anche focalizzarsi solo sul negativo.
  • A causa di decisioni o esperienze nel loro passato, alcune persone sono consumate dalla colpa o dal rimpianto che non riescono a  superarlo. Così scelgono di punire se stessi e gli altri.
  • Alcune persone hanno paura di provare gioia perché i sentimenti positivi potrebbero essere un “anticipo” per la delusione.(cherofobici)
  • La prospettiva della felicità colpisce la paura dell’ignoto per coloro che non hanno mai provato altro che infelicità.
  • L’insoddisfazione diventa una motivazione per lavorare di più, cambiare lavoro, mangiare più sano, passare più tempo con amici e parenti o prevenire comportamenti o situazioni indesiderate.
  • Alcune persone lo rendono una missione personale per affrontare i problemi del mondo come propri. Per quanto nobili sotto certi aspetti, questi individui non possono permettersi di provare felicità quando, per esempio, le persone stanno morendo di fame o il riscaldamento globale sta danneggiando il pianeta.

Poi c’è la teoria secondo la quale le persone amano i sentimenti negativi. Uno studio di Eduardo Andrade e Joel Cohen, che ha analizzato perché le persone amano i film dell’orrore, ha concluso che alcuni spettatori sono felici di essere infelici. I ricercatori hanno scoperto che le persone provano emozioni sia negative che positive allo stesso tempo, il che significa che non solo godono del sollievo che provano quando la minaccia viene rimossa, ma amano anche essere spaventatiQuesta stessa teoria, sostenevano, potrebbe aiutare a spiegare perché gli umani sono attratti dagli sport estremi e da altre attività rischiose che suscitano terrore o disgusto per altri.

Come fai a sapere se sei una di queste persone che vive in uno stato perenne di infelicità? Le persone che sono dipendenti dall’infelicità tendono a:

  • Trovare le ragioni per essere infelice quando la vita diventa “troppo positiva”.
  • Interpretare il ruolo della vittima e incolpare gli altri piuttosto che assumersi la responsabilità personale delle loro scelte.
  • Competere con amici e colleghi per vedere chi ha il più problemi
  • Avere difficoltà a stabilire e raggiungere obiettivi o, al contrario, raggiungere obiettivi solo per scoprire che non possono godere del loro successo.
  • Distrarsi,sfuggire o far fronte ai guai usando droghe,  alcol,  sesso,  cibo o altri comportamenti di dipendenza o compulsivi .
  • Smettere di prendersi cura dei loro bisogni di base, come una dieta sana , un regolare esercizio fisico e un sonno adeguato
  • Sentirsi schiavi delle loro emozioni e impotenti nel cambiamento
  • Sentirsi insoddisfatti anche quando la vita sta andando bene.
  • Avere drammatiche e  insoddisfacenti relazioni .

La felicità è dunque una scelta?

Si dice spesso che “la felicità è una scelta”. Ma allora perché non ci sono più persone felici?

Nella mia esperienza, la felicità è complicata. Alcune persone trovano la felicità anche in situazioni che potrebbero sfidare la persona più ottimista ; alcuni sono infelici nonostante abbiano tutto.

Per alcuni, la felicità è fugace e dipende dalle circostanze attuali, mentre altri sembrano essere generalmente felici o generalmente infelici indipendentemente da ciò che sta accadendo nelle loro vite. Poi c’è il problema di come definire la felicità – con successo esteriore, soddisfazione interiore o qualcos’altro?

In molti casi, può essere vero che la felicità è una scelta. In una certa misura, scegliamo i nostri pensieri e le nostre reazioni, che influiscono sul modo in cui ci sentiamo, e possiamo migliorare il nostro quoziente di felicità adottando misure per cambiare il nostro pensiero (ad esempio, tenere un diario di gratitudine , stare attenti al momento presente, accettare ciò che è o sviluppare meccanismi di pensiero più sani).

Possiamo vedere le nostre emozioni come un segnale che alcuni aspetti della vita devono cambiare e agire per tornare a uno stato mentale migliore.

Ma per circa il 20% degli adulti italiani, i disturbi mentali come la depressione o l’ ansia possono significare che la felicità è sempre fuori dalla porta. Non scelgono di essere depressi o ansiosi, semplicemente non conoscono un altro modo di essere.

Mentre scegliere di essere felici, in questi casi, è più complicato che fare la scelta di pensare positivamente, c’è una scelta importante che può essere fatta: la decisione di ottenere un aiuto, come il percorso di life coaching.

Il programma è un corso appositamente progettato per aiutare gli adolescenti e gli adulti a prevenire la depressione, allenando a “ripensare” i loro sintomi e “respingere” le cognizioni negative. Il percorso di coaching  è stato utilizzato con successo per curare problemi di rabbia e ansia. Insegnare ad adolescenti e adulti a prendere coscienza della relazione tra pensieri, comportamenti ed emozioni può cambiare la vita ed è spesso citato come uno dei più utili interventi usati.

La sfortunata realtà è che la maggior parte delle persone cronicamente infelici si rifiutano di ottenere aiuto. Quasi la metà di quelli con disagio mentale non cerca mai un trattamento. Che si tratti di paura, conforto, mancanza di consapevolezza o qualcos’altro, non possiamo esserne certi. Quello che sappiamo è che l’infelicità non deve essere terminale. Con la consulenza e il trattamento, c’è speranza che la felicità diventi la nuova norma di vita per tutti.

 

Tips- separazione e figli

Come affrontare una separazione avendo dei figli ?

 

Se stai attraversando una separazione , dovrai ridefinire i modi in cui gestisci la tua vita di coppia.  Dovrai anche capire cosa pensa l’altra persona.

  • Se la tua separazione è intenzionale, assicurati di essere d’accordo su quale sia l’obiettivo finale. Prenditi del ​​tempo col partner a quattr’occhi o da un consulente matrimoniale o un life coach, che può aiutarti, e discuti di ciò che desideri dalla separazione. Per esempio, se uno di voi vuole considerare la separazione definitiva, mentre l’altro vuole fare una solo pausa, è necessario conciliare queste differenze per non avere sorprese o delusioni successivamente che potrebbero provocare rabbia ulteriore e malessere!
  • Comunicare sulle responsabilità condivise. Se hai bambini, animali domestici o condividi una macchina o una casa, dovrai superare le animosità e parlare di queste esigenze, credimi è fondamentale anche se in quei momenti, non si ha voglia di affrontare cose burocratiche o logistiche e si vorrebbe solo scappare.

 Pianificate insieme cosa dire ai bambini.

Se tu e il tuo partner avete figli insieme, dovrete parlare di come gli racconterete  la vostra separazione. Ancora una volta, è importante mettere da parte qualsiasi conflitto tra di voi e concentrarti sul rendere questo momento il più semplice possibile per i ragazzi.

  • Confrontati su cosa vuoi dire ai tuoi ragazzi, tenendo ben presente che non necessitano di sapere ogni minimo dettaglio della vostra relazione, soprattutto se sono piccoli, perché non capirebbero e anzi le interpreterebbero in modo errato, trarranno però beneficio da una comunicazione aperta e onesta sui cambiamenti imminenti della loro famiglia.

Quello che va tenuto molto bene presente è che i ragazzi ,i bambini, tendono a colpevolizzarsi per ciò che accade a mamma e papà. Lo fanno inconsciamente, è un processo neuroaffettivo che li condizionerà per tutta la vita se non viene spiegato bene all’inizio.

Nella loro mente continua per anni a imperversare l’ idea che la colpa se i loro genitori si sono lasciati , sia loro!

Quello che va ripetuto al bambino/ adolescente più e più volte alla settimana,  con dolcezza, pazienza e costanza poiche’ il tempo di reazione delle mente umana  per  metabolizzare  una notizia spiacevole,  è assai superiore  del tempo per metabolizzare una notizia positiva è che : “non sei tu la causa della separazione di mamma e papà “.Questo va detto sia dalla mamma che dal papà, per dargli maggiore sicurezza  anche perché noi sappiamo bene che è la verità.

  • Cerca di dare loro il tempo di adattarsi alla separazione. Prova ad aspettare qualche settimana prima di trasferirli in una nuova casa o prima che il tuo partner si trasferisca.

 

  • Dedicagli più tempo che puoi. Anche se ti sembrerà che non stiano soffrendo perché caratterialmente sono forti, non danno segni evidenti di malessere o di rabbia. Alle volte si comportano così perché non vogliono ferirti più di quello che già vedono che soffri,la loro sensibilità, soprattutto nei confronti del genitore più debole, arriva a dei livelli che non ci possiamo immaginare e basta una sola smorfia diversa dal solito , per metterli in allarme su qualcosa che non va. Consiglio quindi di invitarli a uscire insieme( solo con uno dei due genitori), fare attività che a loro piacciono, cerca di fargli capire che nulla cambierà del vostro amore, della vostra sintonia e che avranno sempre l’appoggio di entrambe. ( anche se il tuo rapporto con l’ ex è pessimo, il rapporto che dovreste avere coi figli dovrebbe mantenersi ottimo ed equilibrato).

Il loro senso di frustrazione in questa fase, pur non giustificato, è molto alto e solo il tempo, dei genitori intelligenti e, se necessita, di un professionista, potrebbe aiutarli a  rendersi liberi dal peso che sentono. Più facile separarsi quando i figli sono ancora piccoli, molto più difficile da adolescenti, dove occorre , alle volte, l’aiuto di un teen coach, per riuscire ad affrontare dinamiche molto delicate, rapporti così particolari tra di loro che basta un niente per farli cadere in depressioni importanti e toglierli tutte le convinzioni che avevano avuto fino a quel momento.

  • Stabilisci quindi col padre, limiti temporanei di visita ai ragazzi : è importante avere ancora una vita al di fuori di questo rapporto, per permettere a tutti di abituarsi a quella nuova con calma.

Come crescere figli felici

È una domanda molto comune tra i genitori di adolescenti, me la sono posta anche io. In molti corsi per genitori a cui ho assistito, la felicità e la fiducia sono senza dubbio i doni più preziosi che i genitori vogliono dare ai propri figli. Vogliono che i ragazzi siano fiduciosi e felici con se stessi, siano responsabili della loro salute, abbiano buone capacità sociali e relazioni solide, abbiano successo ed entusiasmo con la loro istruzione e carriere e siano competenti con i soldi.Se i genitori fossero delle fate che benedicono i propri figli con incantesimi per il futuro, sceglierebbero l’amore, la salute, la fede, la fiducia, la saggezza e la felicità.  La maggior parte dei genitori cerca di aiutarli ,  ma i loro ragazzi non sanno come accettare i consigli, il supporto, la cura e la saggezza. Per essere felici,  gli adolescenti devono prendere in mano la loro vita, aumentare la loro fiducia , diventare persone autentiche , migliorare il loro stile di vita e seguire i loro sogni . Molti di loro sono troppo spaventati o troppo confusi per prendere il comando , non hanno gli strumenti  per  farlo.Vivono così  un periodo traumatico nella loro vita e possono essere profondamente turbati.

Una delle cose più difficili da fare per gli adolescenti è chiedere aiuto. Il più delle volte, le lotte emotive che affrontano a quell’età impediscono loro di trattare gli adulti come risorse anzichè come nemici.

Se chiedeste agli ragazzi cosa vorrebbero cambiare nella loro vita, probabilmente vi diranno  molte cose che desiderano cambiare, ma non sanno come farlo e se questa incapacità si protrae a lungo nel tempo, creando  frustrazione e una sensazione di impotenza. La responsabilità dei genitori è di aiutarli a fare quel cambiamento.

Affinchè le persone cambino, occorre che trovino i loro punti di forza e li usino per superare le sfide. Molte volte, è la percezione delle risorse che abbiamo intorno che determina la forza nell’affrontare queste sfide. Quando gli adolescenti sentono di avere molte risorse a cui possono rivolgersi, diventano più fiduciosi, al contrario, se si sentono senza risorse, tendono a fare anche cose irragionevoli.

Gli adolescenti non nascono con la consapevolezza di avere il potere di cambiare la loro vita,  anche se noi genitori inculchiamo questo potere nella loro mente già in giovane età.  Quando sono colpiti da cambiamenti ormonali, brufoli e altre trasformazioni fisiche, si sentono come se avessero perso il controllo,  iniziano a sentire che non possono più cambiare nulla, non importa quanto lo vogliano. In molti versi, gli adolescenti sono come il piccolo elefante.

Il piccolo elefante

Un giorno, un ragazzo andò al circo con suo padre e vide un enorme elefante legato a un piccolo paletto con una corda.

“Papà”, chiese il ragazzo, “Questo elefante è così grande e forte e il paletto è così piccolo e corto che potrebbe liberarsi solo facendo due passi. Perché non lo fa? “E suo padre disse: “Figlio mio, quando questo elefante era molto piccolo, cercò di staccarsi da questo palo, ma non era abbastanza forte. Ci provò e ci provò per mesi, finché alla fine si arrese, credendo che fosse impossibile liberarsi. Ora, non prova più, perché non crede che sia possibile. Siamo uguali, figlio mio. Molte cose che ci accadono durante l’infanzia e proviamo a cambiarle senza riuscirci le prendiamo per vere e una volta adulti smettiamo di provarci. Molti di noi sono ancora legati con corde a piccoli paletti, proprio come questo grande elefante “.

Durante l’adolescenza, le cose diventano così difficili che molti adolescenti si arrendono. Hanno molte risorse interne ed esterne, ma non sanno come usarle. Il loro mondo diventa rapidamente un luogo di grande confusione e stress. Affrontano richieste conflittuali dai i loro genitori, insegnanti e amici. I messaggi che ricevono attraverso i media e da altre fonti, come forum su Internet e siti di social network, li confondono di più. Se chiedi ai ragazzi di oggi : “chi sono? “, anche se dedicano ogni parte della loro energia alla scoperta della loro identità, non sono sicuri di chi siano.

Gli adolescenti, proprio come gli adulti, si impegnano enormemente nel cambiare le situazioni infelici con le abilità che hanno, ma questo non li porta da nessuna parte, perché quelle abilità (o le abilità che mancano) li hanno portati a quel punto. Purtroppo, il continuo fallimento nel cambiare la propria vita fa sì che i ragazzi abbandonino il successo, non abbiano buoni rapporti e non si assumano la responsabilità della propria salute. Come il piccolo elefante, iniziano a scendere a compromessi e si arrendono alle circostanze che portano via la loro felicità. Si arrendono e vivono una vita infelice e insoddisfatta, credendo che questo sia il loro destino.

Ma non è così. Vivere con un adolescente arrabbiato, infelice, frustrato, ribelle e irrispettoso non è il tuo destino,

Prova a chiedere a tuo figlio:

“Tra cinque anni, chi sarai se non fai un cambiamento oggi?”

“Tra cinque anni, chi sarai se fai qualcosa ora, trovi una tua  guida e intraprendi qualche azione positiva?”

“Sei disposto a lasciare andare le tue paure e diventare la persona che sai di poter essere?”

Nel profondo, abbiamo tutte le risposte giuste a queste domande. Nel nostro cuore, sappiamo cosa dobbiamo fare, ma lo stress, la confusione e il dolore ingombrano il nostro pensiero. Gli adolescenti sono sulla via dell’età adulta e se non imparano le abilità per gestire lo stress e raccogliere la forza per fare un cambiamento, diventeranno adulti infelici che vivono senza queste abilità.

Alcuni ragazzi dicono di sapere cosa li ha portati nella situazione di confusione in cui si trovano, principalmente incolpano gli altri per i loro problemi e non hanno la più pallida idea di come liberarsi della propria vita. Eppure, con la giusta guida e un grande incoraggiamento, prendono fiducia e si assumono la responsabilità del loro futuro.

Il coaching per adolescenti è la porta di accesso a qualsiasi futuro e desiderio adolescenziale , in cui la fiducia in se stessi, l’amore, il successo, la salute e la ricchezza fanno parte della loro vita quotidiana.

La maggior parte dei ragazzi sopporta le  situazioni di disagio, piuttosto che avere una visione chiara di ciò che desidera, si lascia trasportare giorno dopo giorno. Un Teen coach è qualcuno che li aiuta a intraprendere quel viaggio e li guida attraverso gli apprendimenti di cui hanno bisogno per essere felici , rimanere in pista e raggiungere il successo e la felicità.

Nell’adolescenza  imparano a capire se stessi e stabiliscono buone relazioni sia con loro che con gli altri.

Il coaching per adolescenti non è, però, per tutti, è adatto solo a coloro ( e agli adulti) che vogliono ottenere qualcosa e sono in grado di guardare avanti. È solo per gli adolescenti che vogliono trovare risposte.

“Gli adolescenti non sono difficili. Sono solo persone che cercano di imparare a diventare adulti nel mondo, ma non hanno ancora gli strumenti per farlo” . Valeria Laura Gentile

Ognuno di noi porta con sé il bagaglio di credenze frutto dell’educazione avuta nella prima fase di vita e che sono diventati parte di ciò che siamo . Mantenere questi pensieri ,in certi casi, fa considerare il mondo come un luogo ostico, ingiusto e talvolta crudele  che rende difficile essere felici e soddisfatti. Per stare bene i ragazzi devono identificare la fonte delle loro convinzioni, riconoscere il loro impatto sulla vita, esaminare la loro validità ed eliminare i pensieri negativi riguardo la considerazione di se stessi da parte gli adulti. Al posto delle negatività, scelgono nuove credenze che promuovono il successo, l’abbondanza, le relazioni, il sostegno, l’amore e una buona comunicazione e felicità. I ragazzi aggiornano la loro “mappa” e aggiornano i dispositivi di localizzazione veloce che li portano a destinazione più rapidamente.

Dobbiamo aiutare i nostri figli a trovare punti di forza dall’interno e insegnare loro come rimanere forti e concentrati anche se la vita non sta andando come esattamente volevano usando i loro desideri come guida, non quello che i loro genitori vogliono per loro, non quello che vogliono i loro amici o i loro insegnanti. Soltanto ciò che che vogliono loro!

Se “guidano” la loro vita guardando indietro, avranno molti incidenti, ma se guardano avanti la maggior parte del tempo e guardano di tanto in tanto nello specchietto retrovisore, arrivano a destinazione.

E’ importante per il loro successo personale che sviluppino  nuove abilità e routine. Soprattutto che scelgano alcune azioni stimolanti per prendere consapevolezza delle loro capacità, che otterranno passo dopo passo, dalla partenza fino a chi vogliono essere.

“C’è bisogno di coraggio per dire “Io non sono il ‘me’ che voglio essere” Ronit Baras

Che genitori dobbiamo essere, quindi, con loro per renderli felici?

Amorevoli a 360°. Gli adolescenti hanno bisogno dell’amore e del sostegno dei genitori in un momento in cui molte altre cose nella loro vita stanno cambiando. Cerca di  mantenere uno stretto rapporto con tuo figlio attraverso le normali attività quotidiane, anche se ti sembra che a lui non interessino, o addirittura, gli pesino.

Molte persone pensano che le famiglie diventano meno importanti per i bambini mentre diventano adolescenti, ma  tuo figlio ha bisogno della sua famiglia e del suo sostegno  come quando era bambino. È vero che i rapporti familiari cambiano durante l’adolescenza. Quando tuo figlio era piccolo, il tuo ruolo era quello di nutrirlo, lavarlo, educarlo. Ora il vostro rapporto è più equo, e si trasforma da adulto ad adulto.

Molto spesso questo periodo crea alti e bassi in famiglia, iniziano le contraddizioni, i no da parte loro, la presa di coscienza di essere grandi e di aver il diritto di ribellarsi alle regole, agli adulti. Di solito le cose migliorano durante la tarda adolescenza man mano che i bambini diventano più maturi e i rapporti familiari tendono a diventare più forti.

Per gli adolescenti, i genitori e la famiglia sono una fonte di cura e supporto emotivo. Le famiglie danno agli adolescenti un aiuto pratico, finanziario e materiale, e la maggior parte vuole ancora trascorrere del tempo con le loro famiglie, condividere idee e divertirsi.

È normale, anche, che siano lunatici o non comunicativi, ma comunque hanno bisogno di te . Tuo figlio ti ama sempre e vuole che tu sia coinvolto nella sua vita, anche se a volte il suo atteggiamento, il suo comportamento o il linguaggio del corpo sembrano dire che non è così.

“La famiglia è la cosa più importante per me. Sono la mia ancora di supporto. Tutti pensano che gli amici siano più importanti, ma non lo sono. Gli amici sono fantastici, ma vanno e vengono. La famiglia è sempre lì”. Roberto adolescente

Se vuoi consigli pratici da applicare quotidianamente, inizio col dirti quello che con i miei figli sta funzionando alla grande. Partendo dalle cose ordinarie e quotidiane :

Pasti in famiglia

I pasti in famiglia sono una grande opportunità per tutti di chiacchierare sulla loro giornata, o su cose interessanti che stanno succedendo o in arrivo. Se incoraggi tutti a dire la propria, nessuno si sentirà messo in disparte. Inoltre, molte famiglie trovano che i pasti siano più piacevoli quando la TV non è accesa e quando i telefoni cellulari e i tablet sono spenti!

Uscite con loro

Provate a dedicare del tempo a divertenti gite in famiglia: a turno potrete scegliere le attività. Fate scegliere a loro, se proprio vi ridono in faccia all’idea proposta ( qualcuno potrebbe farlo) non costringeteli, lasciateli liberi e confrontatevi su cosa desiderano fare con voi. Una vacanza rilassante o un fine settimana insieme può anche essere piacevole per loro.

 Sostenerlo nelle sue attività sia sportive che ludiche

Ascoltare le sue delusioni e sostenere i suoi hobby aiuta tuo figlio a sapere che sei interessato a lui. Non devi fare molto per questo – a volte è solo questione di mostrargli interesse sincero in ciò che fa, nei risultati che ottiene, nello sport o nella musica, di dargli un passaggio alle attività extrascolastiche.

Responsabilità

Le responsabilità concordate, danno ai figli  adolescenti la sensazione di dare un contributo importante alla vita familiare. Potrebbero essere cose come faccende domestiche, shopping, avere le chiavi di casa o aiutare nonni più anziani o fratelli più giovani della famiglia.

Le regole della famiglia

I limiti e le conseguenze delle regole danno un senso di sicurezza, anche se alcune vengono ampiamente criticate. Aiutano tuo figlio a sapere quali sono gli standard applicati nella tua famiglia e cosa accadrà se sispingerà oltre i limiti.

Incontri familiari

Ritrovarsi a parlare insieme può aiutare a risolvere i problemi così tutti hanno la possibilità di essere ascoltati e di essere parte di una strategia per raggiungere la soluzione.

Supporto extra

Se ritieni che la situazione sia particolarmente difficile da gestire, potresti valutare un aiuto di un coach o di un altro servizio di supporto familiare .

Perché tuo figlio adolescente ha bisogno di te?

L’adolescenza può essere un momento difficile : il ragazzo sta attraversando rapidi cambiamenti fisici e alti e bassi emotivi .  L’adolescenza può anche essere un momento in cui le influenze e le relazioni tra pari possono causare stress a te e al tuo ragazzo perciò sostenersi a vicenda può essere vitale per superare queste sfide.

Durante questo periodo tu sei  ancora una base emotiva sicura in cui tuo figlio si sente amato e accettato, indipendentemente da quello che sta succedendo nel resto della sua vita. Cosa fondamentale che noi genitori dobbiamo fare è acquisire la totale fiducia di nostro figlio. Infondergli autostima in se stessi, ottimismo verso la vita e sicurezza sulla loro identità.

Ogni qual volta stabilisci delle regole in famiglia, dei limiti e degli standard di  comportamento, spiega all’ adolescente il perché le hai create e dai un senso di coerenza e correttezza alla cosa, in modo  che lui si uniformerà a qualcosa che deve accettare suo malgrado, ma che in fondo, anche se non lo ammetterà, sà che è giusto anche per lui.

Le relazioni familiari sono molto importanti per dare sostegno ai ragazzi; interessatevi su cosa fanno, chi frequentano, dove passano il tempo dopo la scuola mentre voi siete al lavoro, come stanno, cosa provano, è di fondamentale importanza perché primo, gli fanno capire che sono importanti e la loro vita vi interessa e poi lo proteggono da  comportamenti a rischio come l’ alcool, droghe e perfino a scuola può aumentare il suo desiderio di migliorare le sue capacità.

Genitori presenti, nel modo corretto, nella vita dei figli possono aiutare molto la  crescita di un bambino  trasformandolo  in un adulto felice, sereno, sicuro e soddisfatto.

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